Le piante acquatiche che colonizzano gli specchi d’acqua e le sponde dei fiumi e dei torrenti, rivestono un ruolo fondamentale per l’interno dell’ecosistema acquatico, fornendo riparo, habitat, nicchie ed ecotoni per la fauna acquatica e terrestre. Sono comunemente note come Idrofite.
A differenza delle alghe, le piante acquatiche sono piante vascolari con radici, fiori e frutti. Le specie sommerse non hanno bisogno di tessuti rigidi o legnosi poiché sono in grado di mantenere la posizione nell’acqua usando la loro capacità di galleggiare. Spesso l’intero ciclo vitale si svolge completamente in ambiente sommerso.
Alcune tra le idrofite più comuni negli ambienti acquatici dell’Italia centrale sono: Cerathophyllum demersum (ceratofillo comune), Lemna minor (Lenticchia d’acqua), Myriophyllum spicatum (Trifoglio acquatico spinoso), Najas major (Ranocchia maggiore), Najas minor (Ranocchia minore), Nymphaea alba (Ninfea bianca), Potamogeton perfoliatus (Brasca arrotondata), Zannichellia palustris (Zannichellia palustre).
Potamogeton perfoliatus (Linnaeus, 1753) – La “brasca arrotondata” è una pianta perenne radicante che vive completamente sommersa in acque ferme e basse. Ama la luce e richiede una buona disponibilità di nutrienti. Vive su fondali sabbiosi dove si riproduce con un rizoma strisciante.
Lemna minor (Linnaeus, 1753) et Lemna major (Linnaeus, 1753) – Nota come “lenticchia d’acqua”, la Lemna è molto comune nelle acque ferme. Ha caratterizzato le tele del progetto distribuendosi sulla superficie dei tessuti o rimanendo intrappolata tra la trama e l’ordito, o disgregandosi e rilasciando cellule di clorofilla. Di piccole dimensioni, esclusivamente acquatica, è costituita da una sola piccola foglia ovale da cui inferiormente si diparte un’unica piccola radice, filiforme.
Cerathophyllum demersum (Linnaeus, 1763) – Il “ceratofillo comune” o “coda di cavallo” è una idrofita radicata sul fondo, quindi con organi sommersi. E’ costituita da filamenti lunghi anche 3 metri, ramificati, che portano numerose foglie di colore verde scuro. Il fusto, seppur non legnoso riesce a rimanere in posizione verticale perché tra le foglie e i tessuti si intrappolano bolle di ossigeno gassoso che aiutano il galleggiamento della pianta. La sua distribuzione è legata alla quantità di nitrati presente nelle acque. La pianta si è sviluppata sulle e tra le tele con numerosi rami che hanno avvolto i tessuti e i pali che li sostenevano.
Najas major (All.) – La “ranocchia maggiore” è una pianta acquatica a ciclo annuale che cresce molto rapidamente in acque calme. E’ considerata invasiva perché si diffonde molto facilmente anche trasportata dagli scafi e dalle eliche delle imbarcazioni. Il fusto, ramificato, si caratterizza per avere nodi ingrossati e ciuffi di foglie piuttosto strette. Lungo i loro margini ci sono denti che terminano con una spina bruna con pareti ispessite e con la punta decisamente acuminata, pungente. Gli organi riproduttivi sono completamente sommersi.