L’impronta dell’acqua è un progetto promosso da Arpa Umbria in collaborazione con Roberto Ghezzi (artista, scultore e pittore del paesaggio naturale) e Mara Predicatori (curatrice e storica dell’arte), realizzato con il sostegno della Fondazione Perugia e in partnership con l’Unione dei Comuni del Trasimeno, i Comuni di Castiglione del Lago, Corciano, Magione, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno e le associazioni Laboratorio del Cittadino e Faro Trasimeno.
Protagoniste del progetto sono le Naturografie© di Roberto Ghezzi, opere inedite che riescono a creare un ponte tra arte e scienza. Si tratta di tele create secondo un processo studiato dall’artista affinché sia la natura stessa a lasciare traccia di sé su supporti collocati nell’ambiente naturale per lunghi periodi.
Grazie a questa prassi, l’autore è in grado di restituire al pubblico opere di grande fascinazione estetica, ma anche capaci di fungere da matrici di raccolta degli organismi tipici dell’ambiente naturale
Per valorizzare la conoscenza del Parco Regionale del Lago Trasimeno, Arpa Umbria e Roberto Ghezzi hanno individuato 5 diversi habitat in cui nell’estate 2022 sono stati installati tessuti pretrattati prelevati dall’artista in autunno e trasformati in opere d’arte, le Naturografie di lago.
Dal punto di vista scientifico l’impronta che la natura ha lasciato su queste tele, è stato oggetto di analisi ecologica e biologica da parte di Arpa Umbria, offrendo così una lettura delle peculiarità ambientali del Trasimeno e una narrazione dei caratteri distintivi delle specie animali e vegetali che popolano le acque di questo lago laminare, il più grande dell’Italia peninsulare, e il suolo dell’ “Elceta” di San Leonardo, tra le più antiche e importanti leccete ad alto fusto dell’Umbria.
Da un punto di vista artistico, cosa questi diversi ambienti hanno restituito, è stato oggetto delle mostre realizzate nel corso del progetto. La mano della natura, il tempo della sedimentazione e l’intima conoscenza di Ghezzi della materia prima dell’arte e del lago hanno svelato l’essenza iconografica di questi inediti “paesaggi” contemporanei.
Le tele sono state esposte, con i rispettivi contributi di ricerca, in una “mostra diffusa” che si è svolta nel 2023 in sei comuni del comprensorio lacustre.
Parte essenziale del progetto è stato anche lo sviluppo di percorsi didattici-educativi, conferenze, incontri, workshop e laboratori, indispensabili per condividere suggestioni e informazioni.