Un elemento significativo del progetto L’impronta dell’acqua è stato indubbiamente il valore ampio e nutrito delle esperienze didattiche e culturali realizzate in ogni momento del suo divenire, valorizzando quanto si faceva e i risultati conseguiti.
L’azione ha agito su due binari. Da un lato sono state attivate collaborazioni e svolti incontri con diverse istituzioni formative e cultuali regionali, nazionali ed internazionali, sia in ambito umanistico sia in ambito scientifico; dall’altro, attraverso mostre, conferenze, incontri, workshop e laboratori, sono state coinvolte le comunità del lago per condividere saperi ed impressioni e supportare la creazione di una comunità educante capace di trarre alimento identitario dal progetto.
Il progetto si è fatto dunque portatore di numerose attività, momenti dedicati, eventi ricorrenti per riflettere su diversi temi: la possibilità di un intreccio disciplinare tra arte e scienza; un approccio inedito alla lettura di un paesaggio in termini ambientali ed ecologici attraverso le Naturografie; una riflessione sul ruolo dell’uomo nell’antropocene e la funzione dell’arte nell’attivismo ecologico e, ovviamente, un’analisi sulla singolare modalità espressiva di Roberto Ghezzi nell’ambito delle arti contemporanee rispetto a quelle storicizzate presenti nel territorio.