Le tele dell’artista hanno catturato numerose tracce della presenza di piccoli vertebrati e piccoli invertebrati che condividono naturalmente le matrici acqua-aria-terra. La componente zoologica degli ecosistemi di acqua dolce ha determinato sui tessuti colorazioni e architetture particolari sia sulla parte aerea che su quella sommersa. Di seguito alcuni esempi delle tracce evidenziate con l’osservazione attenta ad occhio nudo ma anche con quella aumentata dalle ottiche di uno stereomicroscopio e di un microscopio ottico.
Sulle porzioni inferiori delle tele, là dove il tessuto immerso nell’acqua è a stretto contatto con il terreno e il sedimento, sono stati rinvenuti evidenti segni della presenza delle Arvicole. Questi piccoli roditori che si nutrono principalmente delle radici delle piante, scavano nel terreno una fitta rete di gallerie, tra i 10 e gli 80 cm di profondità. I cunicoli molto evidenti sul terreno asciutto, vengono usati come rifugio e luogo di riproduzione ma anche come via a cui arrivare al cibo.
Nel suolo e nell’humus si trovano molto facilmente piccoli Acari dalla forma rotondeggiante e di colore scuro che si mimetizzano molto bene con l’ambiente circostante. Gli acari del terreno si muovono lentamente. Sono per lo più innocui sia per gli uomini che per le piante e svolgono un ruolo chiave nella scomposizione della materia organica, per cui diventano essenziali per lo sviluppo della fertilità del suolo. Le loro dimensioni sono intorno al millimetro di lunghezza, quindi difficilmente visibili ad occhio nudo anche perché si nascondono tra i detriti.
Nella porzione aerea delle tele non è stato difficile ritrovare tracce della presenza degli Aracnidi: questo ragno, ad esempio, è stato fissato dell’artista nell’atto di realizzare la sua tela. Il genere è caratterizzato da 8 zampe molto lunghe e ricoperte di evidente peluria. La presenza di sottili e lunghe setole è importante perché deve considerarsi come indispensabile organo di senso che collega l’esterno del corpo col sistema nervoso.
In alcuni casi sono state ritrovate anche pezzi di muta di piccoli aracnidi. Le appendici anteriori hanno funzioni di difesa e di alimentazione, mentre quelle posteriori hanno funzioni locomotorie, sensoriali e riproduttive.
In generale questi artropodi sono soprattutto predatori.
La loro presenza è spesso indicata dalla formazione di ragnatele la cui diversificazione risponde alla necessità di occupare diversi habitat naturali (tronchi, steli, tessuti, etc…) e sfruttare le risorse in modo più efficiente. La tela del ragno è estesa ad un’ampia porzione di tessuto allo scopo di massimizzare il volume d’aria in cui può imbattersi la preda.
Tra le specie animali catturate dalle tele vi sono anche i crostacei. Questi anfipodi d’acqua sono di piccole dimensioni con corpo compresso lateralmente, curvato e semi–trasparente. Vivono solo negli ambienti umidi.
Generalmente tollerano un’ampia gamma di temperature (0-30 °C) e basse concentrazioni di ossigeno e salinità. Onnivori e voraci, si riproducono velocemente. Sono importanti componenti della catena trofica costituendo una risorsa alimentare per gli uccelli, i pesci e altri invertebrati.
I Collemboli, un tempo inseriti nella Classe degli insetti, sono piccoli animali di dimensioni molto contenute. Non superano i 5 mm di lunghezza. Sono privi di ali. Quasi tutte le specie si spostano a salti con un sistema simile ad una molla. Ogni salto può portare ad uno spostamento fino a 20 mm di distanza. Si nutrono di alghe, batteri, polline. E’ facile trovarli in grandi quantità nei luoghi umidi, ricchi di humus e sulla pellicola superficiale delle acque dolci e dei piccoli stagni.