I colori

I colori

I colori che caratterizzano la superficie della Terra e fa di essa (forse) il pianeta più colorato dell’universo sono per lo più di origine organica, prodotti cioè dai tessuti di piante e animali che per distinguersi, nel corso della propria evoluzione biologica, hanno messo in atto strategie funzionali affinché il pigmento colorato venisse posto in evidenza. Ma, in effetti, anche il substrato minerale si caratterizza per importanti sfumature cromatiche.

Il segnale trasmesso dal colore ha tre principali funzioni: attirare l’attenzione, trasmettere informazioni e colpire direttamente le emozioni di chi li vede. La variabile della lettura scientifica non è però solo quella personale, data appunto dalla sensibilità fisica e psicologica di ognuno di noi, ma è definita anche:

  • dall’ambiente in cui ci troviamo, dal contesto. Aria, acqua e terra ne condizionano la presenza, le sfumature, le tonalità;
  • dallo sviluppo biologico dell’organismo, la sua consistenza, la capacità di resistere alla trasformazione, alla degradazione, all’attacco dei fattori esterni metereologici, o alla capacità di rigenerarsi, di svilupparsi;
  • dal substrato di reazione e azione, quindi nel nostro caso, dalla tipologia del tessuto che consideriamo. Il materiale, lo spessore, la trama, la grandezza del filo, la lunghezza, la forma, tutti fattori che condizionano la facilità con cui il pigmento può aderire o come può trasformarsi.

Senza l’impronta della natura le tele sarebbero rimaste bianche, cioè la somma di tutti i colori dello spettro elettromagnetico. Ogni colore corrisponde ad un organismo vegetale, animale o minerale, e ogni organismo vegetale, animale o minerale porta in natura più colori. Il pennello in questo caso è rappresentato dall’acqua, dalla terra o dal vento. Inoltre la natura si avvale anche del “tempo”: tempo per depositarsi tra trama e ordito, tempo per decomporsi o aggregarsi, tempo per mutare, trasformarsi, cambiare, legarsi, evolversi.

E’ opportuno inoltre segnalare che una forte variazione cromatica risulta all’osservatore se le considerazioni biologiche vengono fatte a poche ore/giorni o dopo diversi giorni/mesi dal prelievo. La presenza dell’acqua o della forte umidità nei luoghi di installazione condiziona la vivacità e la robustezza dei colori che il vento e il sole, invece, trattengono.

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