L'impronta dell'acqua

I luoghi del progetto

L’impronta dell’acqua è un progetto che fornisce nuove visioni, sensazioni, spunti di dialogo e di conoscenza sul lago Trasimeno, sui suoi abitanti, l’acqua e la terra.

Il lago Trasimeno con una superficie di 124 Km2 è considerato il più grande lago dell’Italia peninsulare. Pur essendo molto esteso (perimetro 54 km) ha una profondità media di 4.72 m. E’ componente fondamentale del paesaggio umbro ma anche importantissimo segmento dell’economia perugina. Studiato da diversi decenni sia dal punto di vista idrogeologico che biologico, è stato testimone di numerosi eventi storici e sociali. Tutto ciò lo rende uno specchio d’acqua di rilevante importanza per la città di Perugia ma anche per l’intera regione centrale dell’Italia. Il valore di questo ambiente così particolare e fragile è testimoniato anche dal carattere di tutela ambientale fornito con l’istituzione, nel 1995, del Parco Naturale Regionale del Lago Trasimeno.

Il progetto si fa, dunque, portavoce delle caratteristiche ambientali di questo lago laminare e della sua lecceta, l’“Elceta di San Leonardo”, una tra le più antiche e importanti leccete ad alto fusto dell’Umbria. La scienza e l’arte raccontano a due voci e con uguale dignità, la bellezza e le peculiarità, le luci e i segreti dell’acqua e della terra.

Per descrivere gli ambienti e le peculiarità del lago Trasimeno, sono state individuate due aree di studio: l’isola Polvese e le sponde lacustri della città di Castiglione del Lago. La più grande delle tre isole poste nel lago Trasimeno, l’isola Polvese, disabitata per la maggior parte dell’anno ma meta turistica estiva, è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico perché offre ambienti in cui la popolazione animale e vegetale riesce a trovare il suo equilibrio naturale. Parimenti, l’area lacustre dell’“ex-aeroporto Eleuteri” è luogo in cui la cittadinanza vive quotidianamente il Parco, diventando testimone della bellezza e della fragilità del lago Trasimeno.

Le installazioni artistiche sono state pensate per mettere in evidenza gli ambienti acquatici che sono habitat di alimentazione, riproduzione, migrazione per piccole e grandi forme viventi; per parlare dei canneti palustri (fragmiteti, tifeti e scirpeti d’acqua dolce) e di pioppeti che raccontano di habitat di svernamento, muta, nutrimento per i pesci, di avifauna e di animali selvatici. Ma non trascurano l’ambiente terrestre, quale quello della lecceta di San Leonardo, habitat di interesse regionale di notevole importanza per le specie faunistiche selvatiche che popolano l’isola (volpi, lepri, caprioli, uccelli) e che rappresenta un hotspot di biodiversità vegetazionale ed animale di pregio.

Schede fauna e flora

L’area protetta del Parco Regionale del Lago Trasimeno (normata dalla Legge Quadro 394/91, dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, dalla Direttiva Uccelli 147/09/CEE) racchiude oltre 90 specie vegetali e animali da tutelare su un territorio di 13.000 ha ed è occupata quasi esclusivamente dalle acque del lago e dalle tre isole.
Di seguito alcune schede volte ad approfondire la conoscenza di questo luogo di grande bellezza, fragilità e ricco di biodiversità, un “museo a cielo aperto” che va ogni giorno conservato e valorizzato.

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Per il materiale fotografico si ringrazia: Gianni Bettini, Riccardo Cacioppolini, Tisza Lancioni, Massimo Lorenzoni, Rosalba Padula, Lamberto Sarchini, Stefano Tito, Ronald Werson, Università degli Studi di Perugia – DCBB

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